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EZIOPATOGENESI
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Il dogma fondamentale della malattia di Ménière è che alla realizzazione della malattia concorrano molti fattori eziologici tra di loro assai diversi e scarsamente correlabili quali:
- squilibri metabolici ed ormonali;
- alterazioni neurovegetative;
- situazioni di stress e fattori psicosomatici;
- cause allergiche o autoimmuni;
- processi infettivi dell’orecchio medio e interno (ipotizzate infezioni virali subcliniche che danneggerebbero i meccanismi di riassorbimento dell’orecchio interno);
- anomalie vascolari;
- processi malformativi;
- traumi;
- fattori di predisposizione genetica (riscontro frequente di familiarità positiva).
A tali fattori corrisponde un unico effetto finale responsabile dei sintomi della Ménière e rappresentato dall’idrope endolinfatico , riscontrato su numerosi rilievi istopatologici e pertanto, come già detto, addirittura incluso nella definizione nosologica della malattia data dall’AAOO e legato o ad un’iperproduzione di endolinfa o ad un insufficiente riassorbimento dei fluidi nel sacco endolinfatico o ad un blocco del flusso longitudinale dell’endolinfa.
La causa scatenante delle crisi della malattia sarebbero periodiche rotture della membrana di Reissner con mescolanza dei liquidi endo e perilinfatici e paralisi da potassio dei nervi ampollari ed ipoacusia di tipo meccanico (Lawrence e Mc Cabe 1959; Schuknecht 1974)
Negli ultimi anni viene peraltro riportata in letteratura, con frequenza in aumento, la segnalazione della presenza di idrope endolinfatico in soggetti che non hanno mai avuto in vita sintomi di malattia di Ménière (Rauh 1989) e per contro casi che , diagnosticati come Ménière in vita, non presentavano idrope all’autopsia (Fraysse 1980). |
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