Trattamento della fase acuta
L’attacco acuto è generalmente autolimitante e si risolve in poche ore (raramente in meno di 1 ora o in più di 1 giorno) in un lento decrescendo.
Il paziente assume in genere spontaneamente un decubito sul fianco sano in quanto spesso nella fase acuta si ha un nistagmo spontaneo di tipo irritativo che batte verso il lato interessato e pertanto la posizione sul fianco sano inibisce il nistagmo.
I movimenti della testa e degli occhi devono essere sconsigliati. Occorre mantenere una luce ambientale soffusa per limitare le stimolazioni visive. Se la nausea è predominante sono indicati sedativi vestibolari quali antistaminici ( DIMENHYDRINATO) 50 mg. per os fino a 4 volte al giorno oppure 100 mg. per via rettale 3 volte al giorno; PROMETAZINA 25-50 mg. per os o i.m.; fenotiazine quali la PROCLORPERAZINA o THIETIL PERAZINA per os o per via rettale
b.i.d.;
benzodiazepine quali DIAZEPAM 5-10 mg. per os fino a 4 volte al dì oppure per via intramuscolare o endovenosa; anticolinergici quali la SCOPOLAMINA 0,5 mg. per via transdermica; antiemetici quali METOCLOPRAMIDE o LEVOSULPIRIDE generalmente per via
parenterale im. o e.v. diuretici quali la FUROSEMIDE; soluzioni ipertoniche (MANNITOLO, GLICEROLO o DESTRANO) per via parenterale.
Trattamento a lungo termine
il trattamento nella fase di remissione ha lo scopo di ridurre la frequenza degli attacchi e di preservare l’udito; la complessità dei meccanismi eziopatogenetici proposti per la malattia di Ménière rende spiegazione della varietà numerosità dei trattamenti proposti.
Come spesso accade l’esistenza di un gran numero di differenti terapie sta ad indicare che non abbiamo a disposizione un trattamento documentatamente efficace.
Nella tabella 3 elenchiamo gli strumenti terapeutici che da un esame della Letteratura risultano aver dato risultati favorevoli.
Circa il 95 % dei pazienti trattati ottiene un buon controllo della sintomatologia con trattamento medico-igienico-dietetico.
Tabella 3 : Trattamento medico
Soltanto nel 5% dei casi la frequenza e l’intensità delle crisi o l’atteggiamento psicologico nei confronti delle stesse compromette gravemente la qualità di vita.
In questi casi sono state prospettate numerose tecniche di trattamento ablativo che vengono elencate nella Tabella 4 , rinviando per i dettagli sulle singole tecniche al Capitolo sulla terapia chirurgica.
Tabella 4 : trattamento ablativo
Dati recenti della Letteratura confermano che la neurectomia vestibolare o l’uso della gentamicina intratimpanica sono in grado di controllare il 90% dei pazienti selezionati per tale trattamento chirurgico.
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